martedì 31 maggio 2011

Estate 2009

Nell'estate del 2009 qualcosa sulla terra è cambiato.








«Chi sei?» le chiese serio.
«Una stella» gli rispose lei candidamente.
«Dai non prendermi in giro, sono davvero molto stanco! È stata una lunga
giornata e non vedo l’ora di farmi una lunga doccia e andarmene a letto,
perciò sii seria!»
«Non sto scherzando: sono davvero una stella! Non vedi che ne manca una,
lassú?» e gli indicò un punto preciso nel cielo.
«No, non vedo nulla di diverso rispetto a ieri» disse, dopo aver guardato verso il punto che lei gli aveva indicato.
«Per ieri intendi la notte scorsa?»
«Che importanza ha?»
«Dai, intendi la notte scorsa?»
«Diciamo di sí…»
«Ma io sono qui da molte piú notti!»
«E da quante?»
«Non saprei…»
«Una? Due? Un mese? Un anno?»
«Davvero... Non lo so. Lo scorrere del tempo è molto diverso rispetto a lassú.»
«Ah già, dimenticavo, tu viaggi in anni luce!» rispose lui sarcastico.
«Cosa?»
«Lascia stare!»
«Sono arrivata qua seguendo uno sciame di stelle che, come me, avevano deciso di lasciare la loro eterna e noiosa posizione.»

***

«Passiamo ad altro… Come ti chiami?» le chiese.
«Credo che voi mi chiamate…» rimase a riflettere per un istante «Sadalsuud.»
«Che nome complicato!»
«Be’, siete voi che mi avete chiamato cosí…»
«Tra voi, invece, come vi chiamate?»
«Non ci chiamiamo! Non ne abbiamo bisogno!»
«In ogni modo il nome Sadalsuud non mi piace! Dovrò trovarti qualcosa di piú bello e originale, però ci penserò dopo che avrò fatto una rilassante doccia!»
Sempre ammesso che volesse dar credito a quella folle storia!



(Capitolo 5)

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